I problemi legati alla rete idrica del Comune di Marano hanno radici profonde con una storicità almeno ventennale. Nell’ultimo anno la Commissione Straordinaria, insieme agli uffici preposti, ha lavorato alacremente per trovare soluzioni strutturali e durature che consentissero di portare la Città fuori da questa condizione di precarietà legata al servizio idrico.

Fondamentale è stato il contributo del Vice Presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola e del Dirigente della Protezione Civile Regionale Claudia Campobasso. Non solo ha permesso di affrontare le vicissitudini dell’ultimo mese e tamponare l’emergenza idrica, ma anche di programmare nuovi ed importanti investimenti.

L’obiettivo della Commissione Straordinaria è sempre stato quello di andare oltre il fronteggiare l’emergenza. Con l’approvazione del Bilancio di previsione si è usciti dalla condizione di dissesto e approvato il Piano di riequilibrio. In Bilancio vi erano fondi regionali che rischiavano di andare persi perché non utilizzati negli anni passati. Grazie al lavoro certosino della Commissione Straordinaria si è ottenuto l’avallo dalla Regione Campania per destinare queste somme in investimenti strutturali proprio nel sistema idrico.

È stata infatti affidata per otto mesi la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete idrica, nelle more della predisposizione di una procedura con tempi più ampi, sono stati previsti 890.000 euro per interventi agli impianti di sollevamento e 3.940.000 euro per ristrutturazioni e ammodernamento delle reti idriche. A questo va aggiunto il lavoro che si sta mettendo in campo per l’esternalizzazione del servizio di riscossione che rappresenta un passaggio fondamentale per fronteggiare un’evasione alle stelle, anche questo ormai un problema storico. Per garantire celerità all’espletamento di queste procedure è in corso di definizione, per il Comune di Marano, l’adesione alla Stazione Unica Appaltante del Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Campania, Molise, Puglia e Basilicata.

Interventi, investimenti e riorganizzazione che trovano concretezza negli atti di programmazione e che vanno ad interrompere anni di assenza di scelte definitive che potessero portare alla risoluzione del problema.